Oggi la Scuola dell’Infanzia “ Figlie di Gesù “ è impegnata a ripensarsi, a ridefinire il proprio ruolo nazionale e la propria collocazione entro quel “sistema nazionale d’istruzione” proposto dalle” Indicazioni per il Curricolo” del 2012.
Dalla nostra identità, riaffermata oggi con consapevolezza, derivano alcune caratteristiche che sono proprie del nostro servizio educativo.
Vogliamo garantire:
- Una scuola coerente con l’ispirazione cristiana, impegnata a realizzare condizioni sempre più adeguate dal punto di vista metodologico-didattico-organizzativo.
- Un clima ispirato al rispetto di ogni persona che rende la scuola una vera comunità educante.
- Una particolare attenzione nel favorire un dialogo costruttivo con le famiglie, affiancandole e sostenendole rispondendo alle loro necessità con iniziative ed interventi concordati insieme.
- Una crescita armonica e globale di tutto il bambino.
- La scoperta e l’accoglienza dei valori fondamentali della vita cristiana: la bontà, l’amore, il perdono, il rispetto …..
La nostra Scuola svolge un servizio di pubblica utilità che è aperto a tutti coloro che vogliono condividere il Progetto Educativo.
Per lo sviluppo integrale del bambino la Scuola dell’Infanzia si prefigge come finalità specifiche:
Sviluppo delle Competenze:
- Sviluppo delle abilità sensoriali
- Sviluppo delle abilità percettive
- Sviluppo delle abilità intellettive
- Sviluppo delle abilità linguistiche
Maturazione dell’Identità:
- Rafforzamento della sicurezza e della stima di sé
- Gestione delle proprie emozioni
- Rispetto della propria cultura e di
quella altrui
Conquista dell’Autonomia:
- Capacità di scelte autonome
- Disponibilità alla relazione
costruttiva con gli altri, il diverso
e l’inedito - Prendere coscienza delle proprie
azioni e della realtà che ci circonda
La Scuola segue le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione.
Nelle indicazioni ministeriali troviamo cinque aree che raggruppano, ciascuna di esse, gli obbiettivi specifici di apprendimento validi per tutti i bambini in età della Scuola dell’Infanzia, come di seguito dettagliato.
I campi di esperienza
Nella Scuola dell’Infanzia i traguardi per lo sviluppo delle competenze suggeriscono all’insegnante orientamenti e attenzioni per organizzare esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario.
(Identità, autonomia, salute)
I bambini prendono coscienza del proprio corpo, giocano, comunicano, si esprimono con la mimica, si travestono, si mettono alla prova, così anche in questi modi percepiscono la completezza del proprio sé, consolidando autonomia e sicurezza emotiva.
- Prendere coscienza e acquisire il senso del proprio sé fisico per averne cura attraverso l’educazione alla salute.
- Saper cogliere, attraverso le attività espressive e di movimento, l’occasione per un’educazione alla corretta alimentazione e all’igiene personale.
- Saper leggere, capire e interpretare i messaggi provenienti dal proprio corpo.
- Affinare la capacità percettiva e di conoscenza degli oggetti; la capacità di orientarsi nello spazio.
(Ordine, misura, spazio, natura)
I bambini esplorano continuamente la realtà e imparano a riflettere sulle proprie esperienze descrivendole, rappresentandole, riorganizzandole con diversi criteri.
Pongono così le basi per la successiva elaborazione di concetti scientifici e matematici che verranno proposti nella Scuola Primaria.
- Saper esplorare la realtà, imparare a organizzare le proprie esperienze, a raggruppare, a contare, a ordinare, a rappresentare con disegni e con parole la realtà.
- Saper interagire con lo spazio, riflettere sulla misura, sull’ordine e sulla relazione con esso.
- Sapersi orientare nel tempo della vita quotidiana.
- Saper cogliere le trasformazioni naturali.
(Comunicazione, lingua, cultura)
I bambini acquisiscono un patrimonio linguistico significativo, ascoltando storie e racconti, dialogando con adulti e compagni, giocando con la lingua che usano, provando il piacere di comunicare, cimentandosi con l’esplorazione della lingua scritta.
Ogni bambino acquista fiducia nelle proprie capacità espressive, comunica, descrive, racconta, immagina. L’incontro e la lettura di libri illustrati, l’analisi dei messaggi presenti nell’ambiente incoraggiano il progressivo avvicinarsi dei bambini alla lingua scritta e motivano un rapporto positivo con la lettura e la scrittura.
- Saper comunicare verbalmente, descrivere le proprie esperienze, conversare e dialogare.
- Saper arricchire il patrimonio lessicale, confrontare la propria lingua materna con le altre lingue.
- Saper raccontare, ascoltare, comprendere le narrazioni e la lettura di storie.
- Saper incoraggiare il progressivo avvicinarsi dei bambini alla lingua scritta attraverso la lettura di libri illustrati e l’analisi dei messaggi presenti nell’ambiente.
(Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme)
Nelle Scuola dell’Infanzia i bambini hanno molte occasioni per prendere coscienza della propria identità, per scoprire le diversità culturali, religiose, etniche, per apprendere le prime regole del vivere sociale, per riflettere sul senso e le conseguenze delle loro azioni.
Ogni bambino cerca di dare un nome agli stati d’animo, sperimenta il piacere, il divertimento, la frustrazione, la scoperta; si imbatte nelle difficoltà della condivisione e nei primi conflitti, supera progressivamente l’egocentrismo e può cogliere altri punti di vista.
- Saper osservare la natura circostante, la vita nel suo evolversi, le relazioni tra gli esseri viventi.
- Saper sviluppare il senso dell’identità personale, la consapevolezza delle proprie esigenze e dei propri sentimenti.
- Saper fare esperienze, vivere emozioni, formulare pensieri e domande che generano riflessioni, ipotesi, discorsi.
- Saper ascoltare gli altri, dare spiegazione del proprio comportamento e del proprio punto di vista.
(Gestualità, arte, musica, multimediali)
I linguaggi a disposizione dei bambini, come la voce, il gesto, la musica, la manipolazione dei materiali, le esperienze grafico-pittoriche, i mass-media, vanno scoperti ed educati perché sviluppino nei piccoli il senso del bello, la conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà.
- Saper educare al senso del bello, alla conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà, mediante la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni,
- Saper osservare con occhi diversi il mondo circostante, con tutti i sensi.
- Sapendo interagire con il paesaggio sonoro, imparare a percepire, ascoltare e discriminare i suoni all’interno di apprendimenti significativi.
- Saper familiarizzare con i nuovi media e con i nuovi linguaggi della comunicazione.
Documentazione
Scopo della documentazione è non smarrire il senso delle cose fatte, per poterci ritornare con spirito critico, per potersi raccontare e riascoltare, perché un bambino possa rintracciare il proprio vissuto e rivisitarlo con consapevolezza.
La documentazione racconta l’esperienza vissuta ed è elemento di qualità per la scuola dell’infanzia; è un dovere dell’insegnante e un diritto del bambino che attraverso quel racconto dà prova dei passi compiuti.
Dà valore a ciò che si fa con i bambini, esplicitando e valorizzando i momenti più belli che accadono nel quotidiano.
Rende visibili le competenze e i bisogni dei bambini attraverso i pensieri e le parole degli adulti che ne hanno cura.
Offre ai bambini l’opportunità di rendersi conto delle proprie conquiste, interiorizzando meglio l’esperienza vissuta.
E’ un modo efficace per condividere con le famiglie il progetto educativo e rafforzare la collaborazione.
Si avvale di libroni in cui vengono evidenziate e commentate le esperienze significative, il percorso di crescita dei bimbi e la motivazione pedagogica che accompagna ogni attività vissuta.
- IL TEMPO
E’ la successione dei momenti che caratterizzano la giornata, scanditi quotidianamente per dare senso e ordine al tempo che passa e per creare punti stabili di riferimento. - L’ACCOGLIENZA
L’accoglienza avviene in sezione. E’ un momento importante e delicato in cui il bambino deve percepire che qualcuno lo attende e lo introduce nell’incontro con i compagni e l’ambiente.
E’ il momento in cui i bambini sono aiutati a riconoscersi parte di una compagnia. - LA CURA DI SE’
La cura di sé riguarda i gesti di vita quotidiani: andare in bagno, lavarsi le mani, il riordino della sezione, l’attenzione alla propria persona.
L’adulto accompagna il bambino in questi gesti, lo aiuta, lo rassicura, non si sostituisce a lui, non ha fretta perché consapevole che questi momenti sono la possibilità di una scoperta corporea e di un prendersi cura di sé con piacere. - IL PRANZO
Il pranzo assume per il bambino un grande valore simbolico e affettivo.
L’adulto pranza insieme ai bambini e questo crea un momento di intimità particolare; è qui che alcuni raccontano di sé, della propria casa favorendo il crescere dei legami. - IL GIOCO
Il gioco è sicuramente la modalità privilegiata con cui il bambino incontra la realtà, la rielabora e se ne appropria.
Il bambino vive il gioco in modo costruttivo e adeguato nel momento in cui avverte che l’adulto ha stima di quello che fa.
Continuità Educativa
Il bambino, all’ingresso della scuola dell’infanzia, è già in possesso di una propria storia costruita tra le mura domestiche, nel nido, nell’ambiente in generale, attraverso un intreccio di opportunità cognitive, effettive e relazionali.
La scuola dell’infanzia ha quindi il compito di porsi in continuità con le esperienze che il bambino compie nei suoi vari ambienti di vita.
Occorre quindi progettare un sistema di raccordi interattivi con le istituzioni contigue in modo tale da potersi configurare come un ambiente educativo ancorato alle esperienze e conoscenze precedenti, parallele e successive al bambino.
La continuità dovrà realizzarsi sia orizzontalmente che verticalmente
Continuità Orizzontale
- Con la famiglia
- Con le altre scuole
- Con le associazioni culturali
- Con il territorio
Continuità Verticale
- Con la famiglia
- Con il nido
- Con la scuola primaria
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