La Scuola Primaria “Figlie di Gesù” accoglie 5 classi.
Ogni classe ha un insegnante prevalente che accompagna gli alunni durante il percorso dei cinque anni, affiancata da quattro specialisti per la lingua inglese, educazione motoria, tecnologia ed informatica e musica.
Tutte le sezioni svolgono un tempo scuola obbligatorio di 30 ore settimanali
Proposta Didattica
La proposta didattica della scuola, in consonanza anche con quanto emerge nelle ultime indicazioni ministeriali, riconosce la centralità dell’allievo nel processo di apprendimento.
Nel favorire l’apprendere come sviluppo di competenze più che come trasmissione di conoscenze, attraverso le materie, organizzate in unità di apprendimento in un approccio interdisciplinare, utilizzando le nuove metodologie didattiche STEM, si offre al bambino la possibilità di conoscere aspetti diversi dell’unica e interessante realtà.
Vengono scelti strumenti e modalità volti ad una personalizzazione del percorso formativo.
Competenze Disciplinari
La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri,
sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale,
comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero.
La lingua madre è il modo privilegiato che permette al bambino di conoscere e mettersi in rapporto con la realtà, trasversale a tutti gli apprendimenti e condizione indispensabile per la crescita della persona.
Sono molti i fattori in gioco, ma fondamentale è il rapporto con l’adulto che crea nella classe le condizioni per l’ascolto, che racconta “qualcosa” di interessante, che apprezza ciò che il bambino comunica a lui e ai compagni e lo accompagna nel cercare le parole più adeguate per esprimerlo, arricchendo e raffinando il proprio patrimonio lessicale e la forma espressiva.
Nella scuola primaria il bambino diventa sempre più consapevole che il comunicare è per un destinatario, si parla e si scrive perché c’è qualcuno che desidera ascoltare.
L’uso della lingua, nel bambino, cresce e si sviluppa come possibilità di dirsi, prendere coscienza, manifestare e ripercorrere l’esperienza nella consapevolezza di sé e della realtà che s’incontra.
La lettura è concepita come gusto e piacere, esperienza ed occasione di incontrare la realtà attraverso gli occhi dell’autore.
Prioritari per questo si rivelano l’ascolto di opere narrative, di brani e poesie e la lettura di testi che propongano contenuti significativi.
La riflessione linguistica è intesa come presa di coscienza e approfondimento delle regole grammaticali per una sempre maggior coerenza formale e proprietà linguistica nella produzione testuale.
La metodologia che permette di raggiungere i traguardi prefissati si articola in una proposta graduale e semplice, che sollecita la fantasia e la curiosità del bambino attraverso la lettura di fiabe, libri, brani letterari, articoli di giornali e una produzione guidata e sistematica di testi di vario tipo (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, poetico).
L’apprendimento dell’inglese nella scuola primaria ha come scopo principale quello di sviluppare una, competenza linguistica e culturale come strumento necessario e privilegiato nella comunicazione in un mondo sempre più globalizzato.
L’introduzione alla lingua inglese rispetta la modalità con cui un bambino impara anche la lingua madre, cioè attraverso un processo di osmosi.
E’ stato preso in considerazione, un progetto di incremento della proposta della lingua inglese, la proposta prevede, a partire dalla classe prima, 3 ore di inglese la settimana.
La forma della proposta è progettata nei contenuti e tempi, creando un ambiente di apprendimento guidato, per favorire un processo graduale di assimilazione in cui il bambino passa da un’implicitezza in cui prevale esclusivamente la comunicazione orale a una graduale riflessione sulla lingua che avviene nel corso del tempo e secondo un metodo induttivo.
L’apprendimento di una lingua è un fatto musicale, occorre infatti sperimentare, per poterli acquisire, elementi fonetici e forme sintattiche.
In questo processo è fondamentale la figura del docente che guida il lavoro e lo semplifica, sapendolo adeguatamente incrementare.
Le attività, di tipo ludico-espressivo, sono volte ad aumentare la motivazione all’uso della lingua straniera:
con canzoni, filastrocche, giochi di ruolo, ascolto di brevi racconti, visione di filmati, proposte per veicolare apprendimenti collegati ad ambiti disciplinari diversi (CLIL).
Gli alunni progressivamente passano da una comunicazione centrata principalmente sull’espressione delle proprie esigenze e del proprio vissuto ad una modalità espressiva che tiene conto di contesti e interlocutori diversi.
In questo modo si sviluppano le capacità di rielaborazione e interiorizzazione delle strutture incontrate, che permettono agli alunni di utilizzare la lingua in maniera adeguata ai diversi scopi e alle diverse situazioni.
Questa modalità di approccio alla lingua straniera ha come prospettiva finale quella di sviluppare negli alunni una consapevolezza plurilingue e una sensibilità interculturale volta all’apertura al mondo.
La matematica è, per sua natura, una disciplina rigorosa che, partendo dall’osservazione dei fenomeni del reale, porta al loro riordino e alla loro organizzazione razionale.
La disciplina, se impostata con una corretta metodologia sperimentale, può aiutare i bambini a rispondere al loro bisogno di interiorizzare un processo d’apprendimento consapevole, che sviluppi e consolidi le capacità di osservazione, intuizione, deduzione e che permetta di giungere gradualmente all’astrazione.
I concetti matematici fondamentali sono acquisiti solo se preceduti da una costante e intensa attività sperimentale che, partendo da esperienze concrete, permetta la scoperta personale attraverso la formulazione di ipotesi, la loro verifica e la possibilità di operare anche per tentativi ed errori.
L’apprendimento della matematica diventa così una pista di lavoro per aiutare i bambini che appaiono veloci nell’apprendere le nuove tecnologie e potenzialmente “aperti al sapere e al saper fare ”, ma nello stesso tempo non sempre in grado di trattenere e memorizzare in modo consapevole e duraturo quanto appreso .
Nella progettazione del percorso si tiene conto dello sviluppo di un atteggiamento positivo nei confronti della disciplina, e dell’acquisizione a livello elementare di concetti e metodi propri che esigono una adeguata memorizzazione.
Appare pertanto indispensabile sul piano metodologico l’utilizzo di una ricorsività che consiste nel riprendere in modo sempre più approfondito e consapevole ciò che si va conoscendo.
- STORIA
La proposta del percorso viene realizzata nella considerazione dei diversi aspetti che possono contribuire alla crescita del bambino:
la pertinenza al reale, da una conoscenza esperienziale e vicina al bambino lo si conduce gradualmente all’interpretazione delle civiltà antiche come chiave di lettura e di confronto con la civiltà contemporanea;
la conoscenza e costruzione della propria identità culturale e personale, rispondendo alle domande di senso (Chi sono? Da dove vengo? Quali sono le mie origini?…) che scaturiscono dalla volontà di conoscere e conoscersi, attraverso la ricostruzione del proprio passato, della generazione degli adulti e della comunità di appartenenza, lo studio dell’evoluzione dell’uomo e delle civiltà;
lo sviluppo del senso critico, individuando analogie e differenze tra quadri storico-sociali diversi lontani nello spazio e nel tempo.
Metodologicamente si privilegia il partire dall’esperienza concreta, l’ utilizzare una modalità di
insegnamento non trasmissiva, ma di costruzione insieme agli alunni degli aspetti specifici della disciplina, il richiamare continuamente al contesto attuale. - RELIGIONE
La conoscenza che avviene attraverso la scoperta della realtà non può prescindere dalla ricerca e dal riconoscimento del senso ultimo esistenziale della realtà stessa.
Attraverso l’insegnamento della Religione Cattolica si offre un percorso sistematico di costruzione della propria identità culturale e personale, conoscendo la storia e le verità della Rivelazione, facendo esperienza della vita della Chiesa come dinamica che investe e permea tutta l’esperienza del bambino, soffermandosi sulla speciale scansione del tempo della liturgia, le grandi feste cristiane, l’incontro
con i testimoni.
La proposta si sviluppa partendo dall’esperienza concreta; riflettendo e dialogando con i bambini su quanto proposto e realizzando un elaborato (o immagine) artistico/a la bellezza dell’insegnamento ricevuto. - ARTE
La disciplina Arte e Immagine ha la finalità di sviluppare e potenziare nell’alunno le capacità di esprimersi e comunicare in modo creativo e personale, di osservare per leggere e comprendere le immagini e le diverse creazioni artistiche, di acquisire una personale sensibilità estetica e un atteggiamento di consapevole attenzione verso il patrimonio artistico.
Il percorso permette agli alunni di esprimersi e comunicare sperimentando attivamente le tecniche e i codici propri del linguaggio visivo e audiovisivo; di leggere e interpretare in modo critico e attivo i linguaggi delle immagini e quelli multimediali; di comprendere le opere d’arte; di conoscere e apprezzare i beni culturali e il patrimonio artistico.
L’alunno può così sviluppare le proprie capacità creative attraverso l’utilizzo di codici e linguaggi espressivi e la rielaborazione di segni visivi.
Con l’educazione all’arte e all’immagine, caratterizzata da un approccio di tipo laboratoriale, l’alunno sviluppa le capacità di osservare e descrivere, di leggere e comprendere criticamente le opere d’arte.
Lo sviluppo di queste capacità è una condizione necessaria per creare un atteggiamento di curiosità e di interazione positiva con il mondo artistico.
La familiarità con immagini di qualità ed opere d’arte sensibilizza e potenzia nell’alunno le capacità creative, estetiche ed espressive, rafforza la preparazione culturale e contribuisce ad educarlo a una cittadinanza attiva e responsabile.
In questo modo l’alunno si educa alla salvaguardia, e alla conservazione del patrimonio artistico e ambientale a partire dal territorio di appartenenza.
La familiarità con i linguaggi artistici, di tutte le arti, che sono universali, permette di sviluppare relazioni interculturali basate sulla comunicazione, la conoscenza e il confronto tra culture diverse.
L’Educazione Motoria promuove la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità nella costante relazione con l’ambiente, gli altri e gli oggetti.
Attraverso il movimento l’alunno conosce il proprio corpo, le potenzialità necessarie per comunicare, esplorare lo spazio e relazionarsi con gli altri in modo efficace ed adeguato.
I gesti motori che vanno dalla mimica del volto, alla danza, all’interpretazione di momenti fantastici permettono al bambino di esprimere se stesso.
La conoscenza e il consolidamento di abilità sono fonte di gratificazioni che incoraggiano la costruzione dell’autostima.
In effetti, l’attività motoria e sportiva, facendo sperimentare la vittoria o la sconfitta, contribuiscono anche all’apprendimento della capacità di modulare e controllare le proprie emozioni.
Partecipare alle attività motorie e sportive significa condividere esperienze di gruppo che esaltano il valore di cooperazione e del lavoro di squadra mediando e facilitando relazioni e incontri; facilita l’inserimento anche di alunni con varie forme di diversità; promuove l’importanza e il valore del rispetto delle regole concordate e condivise e i valori etici che sono alla base della convivenza civile.
La musica è una componente fondamentale dell’ esperienza umana e un linguaggio universale.
Ascoltare e praticare la musica coinvolge l’essere umano nella sua interezza, da un punto di vista dinamico, sensoriale, affettivo, mentale, spirituale e collabora allo sviluppo di tutte le sue facoltà, armonizzandole tra loro e favorendo la formazione della personalità.
L’apprendimento della musica consente al bambino di esplorare, discriminare, manipolare le componenti del fenomeno musicale, per arrivare ad acquisire la capacità di produrre, ascoltare e capire la musica in modo, sviluppando quella musicalità che è in ciascuno attraverso il canto, l’ascolto, la comprensione e la riflessione critica, la pratica ritmica con il corpo e gli strumenti.
L’esperienza musicale si presenta come forma efficace di comunicazione e relazione, offrendo degli spazi propizi all’ attivarsi di processi di cooperazione e socializzazione, di espressione e comunicazione di sé attraverso gli strumenti e le tecniche del proprio linguaggio, di rappresentazione simbolica della realtà; stimola il senso di appartenenza ad una tradizione culturale fornendo al tempo stesso gli strumenti per la conoscenza e il confronto con le altre tradizioni culturali e religiose.
In quanto mezzo di espressione e comunicazione, la musica interagisce costantemente con le altre arti ed è aperta agli scambi e alle interazione con i vari ambiti del sapere.
GEOGRAFIA E SCIENZE
La scuola ha il compito di offrire gli strumenti essenziali per la conoscenza e la scoperta del mondo
circostante a un bambino naturalmente aperto al reale e desideroso di conoscere sè e il mondo a cui appartiene e capire.
L’insegnamento di geografia e scienze porta a un apprendimento sempre più autonomo, significativo, critico, di un punto di vista sulla realtà e permette di sperimentare, esplorare la realtà in modo diretto e di osservarla; favoriscono inoltre lo sviluppo d’identità responsabili e rispettose nei confronti dell’ambiente.
Durante il primo triennio è necessario privilegiare l’incontro diretto con la realtà da conoscere.
Nel secondo biennio si sviluppa, accanto a una significativa acquisizione dei contenuti, una maggiore padronanza della terminologia specifica.
Durante tutto il percorso si propone una didattica attiva, in cui l’apprendimento è favorito e interiorizzato attraverso esperienze concrete e motivanti.
Il bambino, protagonista attivo, costruisce il proprio sapere agendo sulla realtà, osservandola, interrogandosi, formulando ipotesi e verificandole.
L’utilizzo di ausili, quali il sussidiario, è impiegato per guidare il bambino ad apprendere un metodo di studio.
Sviluppa la capacità dell’alunno di esplorare e interpretare il mondo costruito dall’uomo, individuando le parti e le funzioni di un artefatto o di una semplice macchina ed insegna ad usare, coerentemente con le loro funzioni, oggetti e strumenti.
L’imparare a seguire una procedura, ad usare correttamente strumenti e materiali, anche attraverso attività pratiche e manipolative, favorisce uno corretto sviluppo del pensiero logico razionale trasformando le conoscenze acquisite in più ambiti ( matematica, scienze, ….) in competenze consolidate.
Competenze Trasversali
Indica l’uso consapevole delle tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.
L’utilizzo dell’informatica può dare un significativo contributo alla didattica delle altre discipline sia dal punto di vista metodologico, sia dal punto di vista strumentale, rivelandosi ausilio importante in alcune situazioni di apprendimento.
L’uso del PC come strumento per realizzare degli elaborati grafici con l’uso di Paint e di Word viene proposto fin dalle classi prime ma l’affronto specifico del PC e dei programmi, non tanto come acquisizione di un linguaggio specifico, ma come utile strumento per visualizzare e comunicare contenuti propri di altre discipline, viene introdotto a partire dalla classe terza.
Nelle classi quinte è riservata una particolare attenzione all’utilizzo di Excel.
Le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (2012) danno voce ad una nuova idea di Cittadinanza e Costituzione e dedicano un paragrafo al tema in cui si afferma fra l’altro: «Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e di agire in modo consapevole e che indicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita, a partire dalla vita quotidiana a scuola e dal personale coinvolgimento in routine consuetudinarie che possono riguardare la pulizia e il buon uso dei luoghi, la cura del giardino o del cortile, la custodia dei sussidi, la documentazione, le prime forme di partecipazione alle decisioni comuni, le piccole riparazioni, l’organizzazione del lavoro comune, ecc. »
La finalità educativa della disciplina è quella di permettere all’alunno di prendere coscienza dei comportamenti civilmente e socialmente responsabili, assimilando i valori della Carta Costituzionale, sperimentando forme di partecipazione attiva alla convivenza sociale, approfondendo specifiche tematiche quali l’educazione ambientale, stradale, la conoscenza di culture e stili di vita diversi…
Nei primi anni sarà cura dell’insegnante comunicare i valori di una corretta convivenza non solo proponendo attività strettamente legate alla prassi didattica, ma principalmente attraverso la richiesta di rispetto di regole condivise e la riflessione sulle motivazioni che hanno determinato le regole stesse.
Si ritiene fondamentale sviluppare i contenuti attraverso attività ludiche funzionali ad una effettiva socializzazione e integrazione.
Lo sviluppo di tale competenza è perseguito fin dalle prime classi della scuola primaria stimolando un atteggiamento attivo nel porsi di fronte alle attività didattiche e utilizzando varie modalità di lavoro quali il lavoro a coppie, a piccolo gruppi per osservare come ciascun alunno utilizzi le proprie capacità, riconosca i propri limiti e non si fermi di fronte agli ostacoli incontrati.
Tale competenza si riferisce alla capacità di assumersi le proprie responsabilità:
dal chiedere aiuto quando ci si trova in difficoltà, a sapere fornire il proprio aiuto a chi lo chiede;
alla creatività ed allo spirito di iniziativa dimostrato nello svolgere i compiti ed i lavori assegnati soprattutto nella preparazione di gesti o attività comuni;
alla capacità di affrontare situazioni nuove e gli imprevisti.
Orario
La nostra scuola ha scelto il modello di 30 ore settimanali; il monte ore annuo prevede, inoltre, un’uscita didattica per l’intera giornata, diverse uscite sul territorio, le rappresentazioni natalizie pomeridiane e le feste di fine anno.
La scelta organizzativa traduce la preoccupazione metodologica prioritaria della scuola stessa, per cui in ogni aspetto della proposta viene cercato l’equilibrio tra educazione ed istruzione, possibile laddove si abbia un’attenzione globale alla persona alunno.
Il modulo orario proposto che prevede il sabato libero e un orario settimanale di 30 ore, tiene presente la necessità delle famiglie di creare nella scuola un punto focale per le attività per i bambini.
Questo perché la città di Carrara sta offrendo sempre meno opportunità per i ragazzi, quindi cerchiamo di creare anche attività extrascolastiche laboratoriali sempre ben volute dalle famiglie.
Le attività didattiche si svolgono dal lunedì al venerdì con cinque mattine e cinque pomeriggi.
7.30-8.20 Pre scuola
8.20-12.20 Attività didattica
12.20-13.00 Mensa
13.00-14.00 Ricreazione
14.00-16.00 Attività didattica
16.00 Uscita
16.00-16.30 Post scuola
I momenti ricreativi, ludici e il pasto diventano per la nostra scuola uno spazio dedicato all’inclusione e all’educazione nel rispetto delle regole della condivisione e dell’altro.
Per rispondere all’esigenza di percorsi d’apprendimento che rispettino le differenze individuali in rapporto a interessi, capacità, ritmi e stili cognitivi, la scuola ritiene indispensabile programmare itinerari didattici che perseguano sia l’individualizzazione (diversificazione dei percorsi d’insegnamento che assicurino a tutti il raggiungimento delle competenze fondamentali del curriculum), sia la personalizzazione (possibilità di garantire a ogni singolo alunno una propria forma di eccellenza cognitiva che tenga conte delle singole potenzialità ed esperienze).
Individualizzazione e personalizzazione sono ambiti strategici complementari che contribuiscono a ridurre gli insuccessi scolastici e promuovere le eccellenze e a rendere più significativa l’esperienza di quegli alunni il cui apprendimento si svolge in genere senza difficoltà.
Per gli alunni con disturbi specifici d’apprendimento (DSA) a partire dall’osservazione e dalla stesura del PDP (Piano didattico personalizzato) da parte dell’ equipe degli insegnanti di classe in collaborazione con la Coordinatrice Didattica e gli specialisti di riferimento, si favorisce una modalità di lavoro che sia il più consona possibile alle difficoltà rilevate.
Tale piano viene rivisto periodicamente per meglio adeguare il lavoro e l’utilizzo di strumenti compensativi alle esigenze del bambino.
Si considera che l’approfondimento della didattica per lo sviluppo delle competenze, così come viene proposto nel piano di Miglioramento dell’Istituto di Badia, favorirà un arricchimento sia teorico che pratico alla prospettiva della personalizzazione della proposta didattica.
Offerta Formativa
La Scuola Primaria Paritaria “Figlie di Gesù” opera scelte coerenti con le Indicazioni Nazionali per il Curricolo, entrate in vigore con il D.M. N. 254 del 16 Novembre 2012, che costituiscono un testo di riferimento unico nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia scolastica e della libertà di insegnamento.
Il curricolo d’istituto esplicita le scelte della comunità scolastica e dell’identità della scuola ed è inserito all’interno del piano dell’offerta formativa.
Le scelte educative elencate coniugano le indicazioni nazionali e le caratteristiche del nostro progetto educativo:
promuovere la crescita intellettuale dell’alunno che deve acquisire le abilità di base nel rispetto delle diverse modalità e dei diversi tempi di apprendimento;
far maturare negli allievi delle competenze da spendere durante l’arco della vita nella consapevolezza che le conoscenze, nell’attuale società, invecchiano rapidamente;
favorire la piena realizzazione e il pieno sviluppo di tutti gli aspetti della persona (emotivo/affettivo/sociale…) grazie all’ascolto delle esigenze individuali e al riconoscimento delle attitudini personali dei singoli alunni;
offrire un ambiente scolastico sereno ed appagante per facilitare lo studio;
favorire la socializzazione instaurando un clima che faccia sentire gli allievi parte di un gruppo che accetta e rispetta gli altri;
valorizzare il collegamento organizzativo e didattico tra i vari ordini scolastici per permettere ad ogni alunno di sentirsi parte di un percorso armonico e accogliente;
favorire la piena integrazione per il riconoscimento e la valorizzazione di ogni diversità intesa come risorsa;
educare alla pace/tolleranza, prevenendo il formarsi di pregiudizi e stereotipi nei confronti di culture diverse offrendo a tutti gli alunni pari opportunità educative, senza distinzioni di sesso, provenienza e religione;
formare alla partecipazione democratica, alla convivenza civile e alla cittadinanza attraverso la conoscenza delle più importanti regole della nostra democrazia.
Nella consapevolezza che solo coinvolgendo tutte le componenti della comunità si possa realizzare un’efficace formazione degli alunni, l’istituto ha previsto (DPR 235/2007) un patto educativo di responsabilità sottoscritto da alunni, famiglie e docenti.
Quindi, gli alunni dovranno maturare durante il percorso scolastico le otto competenze chiavi (Parlamento e Consiglio UE, 2006):
- comunicazione nella madre lingua;
- comunicazione nella lingua straniera;
- competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia;
- competenza digitale;
- imparare a imparare;
- competenze sociali e civiche;
- spirito d’iniziativa e imprenditorialità (tradurre idee in azioni);
- consapevolezza ed espressione culturale.
Obiettivi
La Scuola Primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, offrendo l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose e di acquisire i saperi irrinunciabili.
Pertanto si propone di favorire:
- l’alfabetizzazione culturale, il pieno sviluppo della persona avviene attraverso la valorizzazione del senso dell’esperienza;
- acquisizione dei quadri concettuali dei vari ambiti disciplinari;
- conquista di abilità necessarie per operare;
- acquisizione degli strumenti per conoscere il passato e il presente in modo critico;
- sviluppo della creatività nell’utilizzo delle competenze acquisite, anche in contesti nuovi;
- consapevolezza dell’esistenza dei diritti e dei doveri delle persone, nel rispetto delle regole
democratiche; - Nelle classi I, II e III: acquisire le tecniche strumentali per conoscere, comprendere se stessi e
rappresentare la realtà. - Nelle classi IV e V: conoscere, comprendere, ordinare, classificare la realtà che ci circonda e
confrontarsi con essa in modo attivo, partecipe e cosciente.
Nella Scuola Primaria le attività di arricchimento dell’offerta formativa trovano la loro applicazione e il loro sviluppo nelle ore curricolari, attraverso attività di approfondimento disciplinare, espressivo-linguistiche o teatrali-musicali, motorie ed espressive.
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